Donne con disabilità: tra diritti negati e voglia di futuro

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Doppia discriminazione: genere e disabilità

Essere donna e avere una disabilità significa spesso vivere una doppia discriminazione. Alle disuguaglianze legate al genere si sommano quelle legate alla condizione di disabilità, in ambiti cruciali come il lavoro, la salute, la vita familiare e la partecipazione sociale. Le donne con disabilità sono più esposte alla povertà, alla disoccupazione e all’esclusione.

Secondo dati su base ISTAT, il tasso di occupazione delle donne con disabilità è di circa il 26,7%, contro oltre il 50% delle donne senza disabilità. Una forbice che si allarga ulteriormente nel Sud Italia e tra le donne con disabilità gravi. In questo gruppo il tasso di occupazione scende intorno al 33%, mentre per le persone con disabilità np gravi sale al 57%

Invisibilità sociale e culturale

Nonostante rappresentino una parte significativa della popolazione, le donne con disabilità sono spesso invisibili nei media, nella politica e nelle politiche pubbliche. Le loro esigenze specifiche vengono raramente considerate, sia nella pianificazione dei servizi che nelle campagne di sensibilizzazione.

La narrazione dominante tende a rappresentarle in modo pietistico, infantilizzante o eroico, negando la complessità delle loro identità. Questa rappresentazione parziale contribuisce a rafforzare stereotipi e barriere culturali.

Il corpo, l’autonomia, la maternità

Le donne con disabilità affrontano ostacoli significativi nel vivere la propria sessualità, scegliere di diventare madri o accedere a percorsi di autonomia. Molte strutture sanitarie non sono attrezzate per garantire cure ginecologiche e ostetriche inclusive. La maternità, spesso, viene ancora vista come un tabù.

Concludendo si può dire che, in contesti familiari e assistenziali, prevale un’idea paternalistica che limita le scelte individuali. Questo riguarda in particolare le donne con disabilità intellettive o psichiche, che rischiano di non essere ascoltate o considerate capaci di autodeterminarsi.


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