🎧 Ascolta l'articolo letto da Nicoletta:
Non una condizione per pochi, ma una realtĂ di tutti
Spesso pensiamo che la disabilità sia qualcosa che “capita agli altri”, a una piccola minoranza. In realtà non è così. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità , più di un miliardo di persone nel mondo vive con una forma di disabilità . Questo significa che la disabilità riguarda circa una persona su sette: non un’eccezione, ma parte integrante della nostra società .
La disabilitĂ fa parte della vita
La disabilità non è un’etichetta che definisce qualcuno per intero, ma una delle tante condizioni umane possibili. Può essere congenita, comparire dopo un incidente o emergere con l’avanzare dell’età . In un certo senso, riguarda tutti noi: chi non ha mai avuto un braccio ingessato, difficoltà di vista o problemi di salute temporanei?
Ricordarlo ci aiuta a capire che la disabilità non è un “mondo a parte”, ma una realtà vicina, che può entrare nella vita di chiunque, in qualsiasi momento.
Un’esperienza che tocca anche chi sta accanto
Quando una persona vive con una disabilità , non è mai sola in questo percorso. Con lei ci sono famiglie, amici, colleghi, caregiver. Ogni esperienza personale diventa un’esperienza collettiva. Ecco perché parlare di inclusione non significa rivolgersi a pochi, ma a un’intera comunità che cresce e cambia insieme.
L’inclusione migliora la vita di tutti
Creare ambienti più accessibili non è un favore a chi ha una disabilità : è un beneficio per tutti. Una rampa è utile a chi usa una sedia a rotelle, ma anche a un genitore con passeggino o a un anziano. Un testo scritto in modo chiaro e leggibile aiuta chi ha difficoltà cognitive, ma anche chi è stanco o ha poco tempo.
Ogni piccolo passo verso l’inclusione diventa un passo avanti verso una società più giusta, accogliente e funzionale per chiunque.
Guardare oltre il pregiudizio
Pensare che la disabilità riguardi pochi è un mito da sfatare. La verità è che la disabilità riguarda tutti noi, direttamente o indirettamente. Non si tratta di un limite, ma di un invito a ripensare insieme gli spazi, le relazioni e le opportunità , mettendo al centro la persona prima della sua condizione.
✨ E adesso… cosa possiamo fare noi?
L’inclusione non è un concetto astratto: comincia da piccoli gesti quotidiani.
- Imparare a usare un linguaggio rispettoso.
- Chiederci se i luoghi che frequentiamo sono davvero accessibili.
- Ascoltare e dare voce a chi vive la disabilitĂ , senza sostituirci al suo punto di vista.
- Insegnare ai più piccoli il valore della diversità , mostrando con l’esempio che nessuno resta indietro.
Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza. L’inclusione non è un favore, è un diritto. E riguarda tutti.
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